INDEBITA PERCEZIONE DI EROGAZIONI A DANNO DELLO STATO Art. 316 ter codice penale

Chiunque mediante l’utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l’omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente, per sé o per altri, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dalle Comunità europee è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

La pena è della reclusione da uno a quattro anni se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio con abuso della sua qualità o dei suoi poteri.

Quando la somma indebitamente percepita è pari o inferiore a euro 3.999,96 si applica soltanto la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro da euro 5.164 a euro 25.822. Tale sanzione non può comunque superare il triplo del beneficio conseguito.

Usare documenti falsi per ottenere soldi pubblici configura questo reato.

La legge n.13 del 2019 “spazzacorrotti” ha inserito secondo comma, introducendo una pena più grave (da uno a quattro anni di reclusione) se il fatto è commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio con abuso della sua qualità o dei suoi poteri.

In altre parole viene punita più severamente la condotta del dipendente pubblico che sfrutti la sua posizione e la sua qualifica lavorativa per ottenere vantaggi economici che non gli spettano.

Invece quando la somma indebitamente percepita è pari o inferiore a euro 3.999,96 si applica soltanto la sanzione amministrativa compresa tra 5.164 euro e 25.822 euro.

CASISTICA

CASO 1: Condannati per indebita percezione di erogazioni pubbliche alcuni consiglieri regionali piemontesi coinvolti nello scandalo “Rimborsopoli”. Il processo riguardava l’uso disinvolto dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi consiliari nella legislatura 2010-2014: cene, pranzi, spese di rappresentanza, trasferte, alberghi, bed and breakfast ma anche acquisti ingiustificati come giocattoli, tosaerba, bigiotteria e abbigliamento.

CASO 2: Condannato per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato un imputato che aveva ottenuto un voucher formativo del valore di 6.000 Euro per la frequentazione di un corso in materia informatica, previa presentazione all’assessorato regionale competente, di richiesta nella quale aveva omesso di indicare di essere dipendente a tempo indeterminato di un Comune, sebbene questa situazione fosse ostativa al conseguimento del beneficio. (Cass. pen. Sez. VI, Sent., (ud. 05-04-2018) 14-05-2018, n. 21317)

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