Penale

5 agosto 2020: La nuova legge contro le aggressioni ai medici

La nuova legge contro le aggressioni ai medici

Nella seduta di oggi, 5 agosto 2020, il Senato ha approvato in maniera definitiva il disegno di legge del Ministro della Salute n. 867-B “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”.

La nuova legge modifica alcune norme del codice penale, udendo assai più severe le punizioni già severe previste dal codice penale per chi commetta atti di violenza nei confronti di medici e di operatori sanitari in genere.

L’articolo 583 del codice penale punisce chi commetta lesioni gravi dolose con la pena da 3 a 8  anni di reclusione e chi commetta lesioni gravissime dolose con la reclusione da 6  … Continue reading

PRIVACY E REATI

PRIVACY E PROTEZIONE DATI

 

I dati personali si distinguono in

  • identificativi: identificano una persona: il nome, il cognome, l’indirizzo di residenza, il numero di cellulare, la targa della macchina, le foto.
  • sensibili: informazioni relative all’origine razziale ed etnica, il credo religioso, le convinzioni filosofiche, le opinioni politiche, l’adesione a sindacati o partiti, l’orientamento sessuale e la salute
  • giudiziari: inerenti ai procedimenti penali a carico dell’individui

 

CODICE PRIVACY E GDPR

Nell’ordinamento europeo la protezione dei dati personali è un diritto fondamentale disciplinato dalla direttiva europea 95/46/CE, recepita nell’ordinamento italiano dal Dlgs 196/2003 (Codice Privacy).

Nel 2016 l’Unione Europea ha adottato il GDPR ossia il Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, che è entrato in vigore in Italia… Continue reading

Il whistleblowing

Il whistleblowing

Esiste una particolare forma di segnalazione riservata, oggetto di notevole tutela da parte della legge (il DLGS 165/01, Articolo 54-bis) , che ha ad oggetto la segnalazione di “condotte illecite di cui il dipendente è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro”.

Questa legge stabilisce qualcosa di molto importante, cioè che il dipendente che

segnala al RPCT (responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza)

segnala all’ANAC (l’autorità nazionale anticorruzione),

denuncia all’autorità giudiziaria (polizia, carabinieri, procura della Repubblica presso il tribunale, procura presso la corte dei conti)

non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro determinata dalla segnalazione

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Il badge, l’orario di lavoro False attestazioni o certificazioni Articoli 55 quater e quinquies del DPR 165/2001

Il badge, l’orario di lavoro

False attestazioni o certificazioni

Articoli 55 quater e quinquies del DPR 165/2001

Reclusione da uno a cinque anni + multa da euro 400 ad euro 1.600: così viene punito il dipendente che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente: il grande classico è il dipendente assente che si fa passare il badge dal collega.

Così viene anche punito chi giustifica l’assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia

La medesima pena si applica al medico e a chiunque altro concorre nella commissione del delitto: cioè anche il collega che passa il badge per… Continue reading

Procedimento disciplinare e reati

Procedimento disciplinare e rapporto di lavoro

licenziamento immediato per i corrotti

L’ art.32-quinquies del codice penale prevede che in caso di condanna a due anni per peculato, corruzione, concussione consegua l’estinzione del rapporto di lavoro o di impiego nei confronti del dipendente di amministrazioni , enti pubblici e enti a prevalente partecipazione pubblica. In altre parole in caso di condanna per un reato contro la Pubblica Amministrazione consegue il licenziamento immediato del dipendente.

Cenni sul procedimento disciplinare

il procedimento disciplinare nel pubblico impiego è regolato dal DPR 165 del 2001 ed ai vari contratti collettivi nazionali di lavoro per i singoli comparti che, in ogni caso, non sono difformi dalla norma di legge.

A seconda della gravità dell’infrazione disciplinare e… Continue reading

FALSITÀ IDEOLOGICA COMMESSA DAL PUBBLICO UFFICIALE IN ATTI PUBBLICI Art. 479 codice penale

Il pubblico ufficiale, che ricevendo o formando un atto nell’esercizio delle sue funzioni , attesta falsamente che un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua presenza, o attesta come da lui ricevute dichiarazioni a lui non rese, ovvero omette o altera dichiarazioni da lui ricevute, o comunque attesta falsamente fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, soggiace alle pene stabilite nell’art. 476.

La norma punisce il pubblico ufficiale che attesta falsamente dei fatti avvenuti in sua presenza, delle dichiarazioni raccolte o dei dì fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, in altre parole quando nell’atto sono contenute attestazioni o dichiarazioni non vere o non accadute nella realtà.

Il falso ideologico… Continue reading

FALSITÀ MATERIALE COMMESSA DAL PUBBLICO UFFICIALE IN ATTI PUBBLICI Art.476 codice penale

Il pubblico ufficiale, che, nell’esercizio delle sue funzioni, forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto vero, è punito con la reclusione da uno a sei anni.

Se la falsità concerne un atto o parte di un atto, che faccia fede fino a querela di falso [2699, 2700 codice civile], la reclusione è da tre a dieci anni.

La norma tutela la fede pubblica, ossia la fiducia che la collettività ripone nella verità e genuinità di determinati documenti e nella speditezza e certezza della loro circolazione.

ATTO PUBBLICO: non solo quei documenti redatti con le prescritte modalità da un notaio o da un pubblico ufficiale autorizzato a dar loro pubblica fede, ma anche quei documenti… Continue reading

I REATI DI FALSO COMMESSI DAL DIPENDENTE PUBBLICO

I REATI DI FALSO COMMESSI DAL DIPENDENTE PUBBLICO

Il codice penale prevede molti tipi di falsificazione di atti, della quale esistono due varianti:

  1. FALSO MATERIALE vera e propria alterazione della genuinità del documento consistente in una contraffazione o in una alterazione del testo. Il falsificatore crea un documento a firma di un altro, oppure modifica un documento originale redatto da chi risulta esserne l’autore.
  2. FALSO IDEOLOGICO ossia  un atto che, seppur non materialmente falsificato (le firme sono vere e l’atto non è stato contraffatto), ha un contenuto non veritiero in quanto il suo autore vi afferma circostanze false. In altre parole si tratta di menzogna contenuta in un documento vero, non contraffatto e non alterato.

L’INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO c.p. art. 340.

Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.

Chiunque cagiona un’interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità è punito con la reclusione fino a un anno. I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni

l’interruzione consiste in una cessazione, anche temporanea, del servizio, il turbamento attiene alla sua regolarità, potendo al riguardo assumere rilevanza anche il mero ritardo, purché apprezzabile sul piano temporale e pregiudizievole per il regolare andamento del servizio.

Non c’è reato se si rientri nella fisiologica prevedibilità delle tensioni umane connesse alle forme, ai tempi e alle modalità dell’intervento posto in essere da… Continue reading

OMISSIONE E RIFIUTO DI ATTI D’UFFICIO Art. 328 codice penale

Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il… Continue reading