Abusi di potere, conflitti di interesse

Il codice di comportamento dei pubblici dipendenti è molto chiaro stabilisce delle regole molto semplici

  1. Il dipendente deve svolgere i propri compiti rispettando la legge
  2. deve perseguire l’interesse pubblico (la gestione del ciclo dei rifiuti, la regolarità del servizio) senza abusare della sua posizione o dei suoi poteri.
  3. Deve comportarsi con correttezza, buona fede, trasparenza, ragionevolezza: deve rispettare le regole, farle rispettare, saper gestire le criticità e i problemi con intelligenza e elasticità, ma senza creare situazione di disagio o di privilegio ingiusto
  4.  deve essere indipendente e imparziale
  5. deve astenersi dal fare qualsiasi cosa qualora ci sia un conflitto di interessi.
  6. Deve astenersi da qualsiasi comportamento che possa nuocere agli interessi o all’immagine dell’azienda
  7. deve evitare qualsiasi tipo di spreco o di sperpero di denaro o di cose appartenenti all’azienda in generale di proprietà pubblica
  8. Nei rapporti con gli utenti deve assicurare la piena parità di trattamento a parità di condizioni; deve astenersi da ogni azione arbitraria e evitare qualsiasi discriminazione basata su sesso, nazionalità, origine etnica, caratteristiche genetiche, lingua, religione o credo, convinzioni personali o politiche, appartenenza a una minoranza nazionale, disabilità, condizioni sociali o di salute, età e orientamento sessuale o su altri diversi fattori.

 

La violazione di queste regole di condotta comporta sicuramente responsabilità disciplinare, con sanzioni anche molto gravi come le sospensioni e i licenziamenti, ma può comportare spesso comporta anche responsabilità penale, per esempio per il reato di abuso d’ufficio o per il reato di omissione d’atti d’ufficio.

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