COVID-19: L’INIZIO DELLA FASE 2, IL DPCM 26 APRILE 2020

Il DPCM 26 aprile 2020

misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella FASE 2

nella fase2  la nostra libertà di movimento subisce limitazioni alcune delle quali diverse rispetto a quelle che abbiamo subito fino ad oggi nella fase 1, ecco cosa ci aspetta.

resta ferma la possibilità per le regioni di adottare misure di contenimento più restrittive di quelle stabilite dal DPCM, e in questo nulla è cambiato.

La mascherina obbligatoria

viene introdotto l’obbligo di mascherina, che prima non c’era: nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini sotto i 6  anni e i disabili che non possano usare continuativamente la mascherina nonché i loro accompagnatori.

Quale mascherina ? “mascherine di comunità, mascherine monouso, mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”

gli spostamenti

spostamenti per esigenze lavorative o motivi di salute e per necessità (si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti, rispettando il divieto di assembramento, la distanza di 1 m e indossando mascherina).

Si è ipotizzato che i over 70 venissero reclusi in casa ma invece il DPCM contiene solo la “raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”

Vietato ogni assembramento in luoghi pubblici e privati (anche parchi e giardini, ove è comunque necessario rispettare la distanza di 1 m), e il sindaco può chiudere temporaneamente specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il divieto.

le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse;

divieto di attività ludica o ricreativa all’aperto, ma è possibile attività sportiva individuale (con distanza di sicurezza di 2 m per l’attività sportiva e di 1 per ogni altra attività

possibili gli allenamenti per gli sportivi (solo sport individuali) che devono partecipare a competizioni nazionali e internazionali

restano vietate tutte le manifestazioni, gli eventi, le feste, le riunioni, le discoteche di cinema eccetera.

Possibile aprire chiese ma soltanto con distanza di 1 m, mascherina e divieto di assembramento.

palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere e termali restano chiusi.

Possibile visitare parenti in RSA nei “soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.

NEGOZI

Chiusi i negozi al dettaglio salvo alimentari e prima necessità, aperti i mercati ma solo alimentari.

Chiusi bar e ristoranti, e possibile la consegna a domicilio  e l’asporto.

Chiusi parrucchieri, barbieri, estetisti

IMPRESE E PROFESSIONI APERTE DAL 4 MAGGIO

chiuse tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 3, tra cui attività agricola,, industrie alimentari, tessile e abbigliamento, tabacco, legno esclusi mobili, carta, stampa, prodotti chimici e farmaceutici come plastica, metallo (ma non macchinari e attrezzature), fabbricazione computer e prodotti di elettronica e ottica, orologi, fabbricazione di apparecchiature elettriche, fabbricazione e vendita e riparazione di veicoli, fornitura di gas ed elettricità, acqua, smaltimento rifiuti, edilizia, ingegneria e architettura, hotel, trasporti, editoria produzione di software, consulenza informatica, assicurazioni banche, attività legali e di contabilità, ricerca scientifica, pubblicità vigilanza investigazione, pulizia e disinfestazione, colf

Queste imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020.

Devono rispettare i protocolli di regolamentazione delle misure sottoscritti tra le parti sociali e il governo il 24 aprile e il 20 marzo.

IMPRESE CHIUSE

Sono tutte quelle non comprese nell’allegato 3.

Per queste  è ammesso, previa comunicazione al Prefetto, l’accesso ai locali aziendali per attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione.  È consentita, previa comunicazione al Prefetto, la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.

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