Andrea Castelnuovo

Procedimento disciplinare e reati

Procedimento disciplinare e rapporto di lavoro

licenziamento immediato per i corrotti

L’ art.32-quinquies del codice penale prevede che in caso di condanna a due anni per peculato, corruzione, concussione consegua l’estinzione del rapporto di lavoro o di impiego nei confronti del dipendente di amministrazioni , enti pubblici e enti a prevalente partecipazione pubblica. In altre parole in caso di condanna per un reato contro la Pubblica Amministrazione consegue il licenziamento immediato del dipendente.

Cenni sul procedimento disciplinare

il procedimento disciplinare nel pubblico impiego è regolato dal DPR 165 del 2001 ed ai vari contratti collettivi nazionali di lavoro per i singoli comparti che, in ogni caso, non sono difformi dalla norma di legge.

A seconda della gravità dell’infrazione disciplinare e… Continue reading

FALSITÀ IDEOLOGICA COMMESSA DAL PUBBLICO UFFICIALE IN ATTI PUBBLICI Art. 479 codice penale

Il pubblico ufficiale, che ricevendo o formando un atto nell’esercizio delle sue funzioni , attesta falsamente che un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua presenza, o attesta come da lui ricevute dichiarazioni a lui non rese, ovvero omette o altera dichiarazioni da lui ricevute, o comunque attesta falsamente fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, soggiace alle pene stabilite nell’art. 476.

La norma punisce il pubblico ufficiale che attesta falsamente dei fatti avvenuti in sua presenza, delle dichiarazioni raccolte o dei dì fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, in altre parole quando nell’atto sono contenute attestazioni o dichiarazioni non vere o non accadute nella realtà.

Il falso ideologico… Continue reading

FALSITÀ MATERIALE COMMESSA DAL PUBBLICO UFFICIALE IN ATTI PUBBLICI Art.476 codice penale

Il pubblico ufficiale, che, nell’esercizio delle sue funzioni, forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto vero, è punito con la reclusione da uno a sei anni.

Se la falsità concerne un atto o parte di un atto, che faccia fede fino a querela di falso [2699, 2700 codice civile], la reclusione è da tre a dieci anni.

La norma tutela la fede pubblica, ossia la fiducia che la collettività ripone nella verità e genuinità di determinati documenti e nella speditezza e certezza della loro circolazione.

ATTO PUBBLICO: non solo quei documenti redatti con le prescritte modalità da un notaio o da un pubblico ufficiale autorizzato a dar loro pubblica fede, ma anche quei documenti… Continue reading

I REATI DI FALSO COMMESSI DAL DIPENDENTE PUBBLICO

I REATI DI FALSO COMMESSI DAL DIPENDENTE PUBBLICO

Il codice penale prevede molti tipi di falsificazione di atti, della quale esistono due varianti:

  1. FALSO MATERIALE vera e propria alterazione della genuinità del documento consistente in una contraffazione o in una alterazione del testo. Il falsificatore crea un documento a firma di un altro, oppure modifica un documento originale redatto da chi risulta esserne l’autore.
  2. FALSO IDEOLOGICO ossia  un atto che, seppur non materialmente falsificato (le firme sono vere e l’atto non è stato contraffatto), ha un contenuto non veritiero in quanto il suo autore vi afferma circostanze false. In altre parole si tratta di menzogna contenuta in un documento vero, non contraffatto e non alterato.

L’INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO c.p. art. 340.

Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.

Chiunque cagiona un’interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità è punito con la reclusione fino a un anno. I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni

l’interruzione consiste in una cessazione, anche temporanea, del servizio, il turbamento attiene alla sua regolarità, potendo al riguardo assumere rilevanza anche il mero ritardo, purché apprezzabile sul piano temporale e pregiudizievole per il regolare andamento del servizio.

Non c’è reato se si rientri nella fisiologica prevedibilità delle tensioni umane connesse alle forme, ai tempi e alle modalità dell’intervento posto in essere da… Continue reading

OMISSIONE E RIFIUTO DI ATTI D’UFFICIO Art. 328 codice penale

Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il… Continue reading

ABUSO D’UFFICIO Art. 323 codice penale

Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni.

La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità.

La norma punisce chi con un atto illegittimo o con una omissione altrettanto illegittima danneggia il buon andamento… Continue reading

Abusi di potere, conflitti di interesse

Il codice di comportamento dei pubblici dipendenti è molto chiaro stabilisce delle regole molto semplici

  1. Il dipendente deve svolgere i propri compiti rispettando la legge
  2. deve perseguire l’interesse pubblico (la gestione del ciclo dei rifiuti, la regolarità del servizio) senza abusare della sua posizione o dei suoi poteri.
  3. Deve comportarsi con correttezza, buona fede, trasparenza, ragionevolezza: deve rispettare le regole, farle rispettare, saper gestire le criticità e i problemi con intelligenza e elasticità, ma senza creare situazione di disagio o di privilegio ingiusto
  4.  deve essere indipendente e imparziale
  5. deve astenersi dal fare qualsiasi cosa qualora ci sia un conflitto di interessi.
  6. Deve astenersi da qualsiasi comportamento che possa nuocere agli interessi o all’immagine dell’azienda
  7. deve evitare qualsiasi tipo di… Continue reading

La CORRUZIONE nel CODICE DI COMPORTAMENTO DEI PUBBLICI DIPENDENTI

La CORRUZIONE nel

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI PUBBLICI DIPENDENTI

La corruzione è anche vietata dal codice di comportamento dei pubblici dipendenti (DPR 62 del 2013), il cui articolo 4 stabilisce come ci si deve comportare:

1)     Il dipendente non chiede, nè sollecita, per sè o per altri, regali o altre utilità.

2)     Il dipendente non accetta, per sè o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali : un piccolo mazzo di fiori a Natale o per il compleanno qualora ci siano rapporti continuativi, due cioccolatini, una lettera di ringraziamento. Mai denaro, mai cose di… Continue reading

Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio Art. 319 codice penale “Corruzione propria”

Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da sei a dieci anni.

La norma punisce il pubblico dipendente che percepisce una tangente per fare qualche cosa che si pone al di fuori delle proprie competenze, qualche cosa di vietato, di illegittimo. Prendere dei soldi per fare qualche cosa di illecito.

La nozione di “altra utilità” quale oggetto della dazione o della promessa al pubblico ufficiale non va circoscritta soltanto alle utilità di natura… Continue reading